Contestatore solitario DIFENDE n.s. iDDIO gESÙ di S. P. |
Ovviamente la grande stampa e la televisione, ubbidienti alla consegna del silenzio, hanno taciuto il fatto. Si fosse trattato di un cane abbandonato... ne avrebbero strombazzato, ma parlare di un un giovane del Sud che mostra tanto coraggio e che sfida il gelo del Nord e (soprattutto) lo scherno di tanti idioti di turno, non si può, anzi: non si deve. È così che l'eroico gesto di un uomo degno di altri tempi, dei tempi in cui aveva un senso parlare di Onore e di Fede, passi sotto silenzio, se non per altro, almeno per non far sfigurare certi giovani campioni di vigliaccheria, di opportunismo, di quieto vivere, privi di spina dorsale e più idonei alle contorsioni da discoteca o al barcollamento da ubriachi e drogati tanto di moda ai nostri giorni che non alle lotte per le quali vale bene vivere e morire. Del fatto però non potevano non occuparsi due testate locali, il Resto del Carlino e Bologna Today. Per certi versi i due pezzi si sovrappongono. Il Resto del Carlino (http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/ 2012/02/17/669707-castellucci_casalecchio.shtml), nel titolo scrive: |
A Casalecchio, un contestatore solitario: "Blasfemia uguale reato".
Va in scena il discusso spettacolo |
Notiamo con piacere che si tratta di un "discusso" spettacolo: onore all'onestà intellettuale, capace di riconoscere la realtà di uno spettacolo di m... Subito dopo l'articolista introduce: |
Dopo [...] la durissima condanna di Caffarra, davanti al Testoni è arrivato a protestare un giovane venuto apposta da Salerno. E lo show inizia con 20 minuti di ritardo. |
Precisiamo che il giovane è venuto da Avellino, e non da Salerno. Un giovane, non palestrato, non armato, non un black bloc..., ma un giovane indifeso che deciso ha fatto ritardare la pagliacciata [non può dirsi altrimenti uno show che tratta di m...] di ben 20 minuti. Quanti venti minuti di ritardo ci sarebbero stati se i contestatori fossero stati di più e altrettanto organizzati e decisi? E che sarebbe successo se il Card. Caffarra alla condanna avesse fatto seguire una nutrita manifestazione di protesta? Pregare e celebrare SS. Messe in riparazione è cosa lodevolissima e in sé ottima, ma non possono essere la comoda scusa alla non-azione: occorre anche agire: con la preghiera chiediamo che intervenga Dio, con l'azione agiamo noi: noi abbiamo il dovere di fare la nostra parte! E qui il pensiero corre alla contestazione di Celentano: è bastato che si siano mossi Famiglia Cristiana e Avvenire perché Celentano venisse fischiato (a torto, diciamo noi, perché in fondo Celentano ha detto quello che noi da sempre diciamo: i preti facciano i preti, i giornali "cattolici" si occupino di religione, di Dio e dell'anima..., altrimenti viene meno la loro ragion d'essere). Che sarebbe successo se Famiglia Cristiana e Avvenire avessero protestato con altrettanta solerzia contro il blasfemo show castellucciano? Ma quelle due testate "cattoliche" hanno preferito il silenzio alla protesta, il quieto vivere alla lotta e il risultato è che c'è stato Milano, c'è stato Casalecchio e ci saranno tante altre sfortunate città... e ci sarà soprattutto il rincaro della dose, infatti quel presunto artista ha dichiarato che d'ora in poi non si autocensurerà, infatti, nella sala conferenze del Museo d'arte moderna di Bologna, l'artista della m..., rilanciando dichiara: "D'ora in avanti -ha detto durante il dibattito con il pubblico- riproporrò sempre e solo la prima versione dello spettacolo con i bambini in scena che lanciano bombe a mano contro il volto di Cristo. Preferisco subire un processo e andare in prigione piuttosto che essere accusato di autocensurarmi" (vedi http://www.bolognatoday.it/cronaca/ concetto-volto-dio-spettacolo-castellucci-blasfemo.html). Ma ritorniamo al nostro coraggioso giovane. |
[...] All'ingresso del teatro un giovane è arrivato fin da Salerno per esprimere il proprio sdegno [...] Megafono alla mano e un cartello con su scritto "Aborto uguale crimine, pornografia crimine. Blasfemia uguale reato", il solitario contestatore urla frasi e slogan come "Aborto e blasfemia, questa è la vostra democrazia". Il ragazzo si chiama Francesco, è uno studente di filosofia di 26 anni: ''Sono qui per testimoniare le tante persone moralmente offese da questo spettacolo'', ha detto. Poi si e' incatenato a un lampione e ha continuato a parlare con il megafono. |
Qualche imprecisione nel racconto: il cartello diceva: "Aborto uguale omicidio, pornografia uguale crimine, blasfemia uguale reato". Evidenziamo il valore della dichiarazione di Francesco: ''Sono qui per testimoniare le tante persone moralmente offese da questo spettacolo", l'offesa fatta a milioni di Cattolici che si sono sentiti profondamente offesi nel loro sentimento più sacro e più alto, offesi e umiliati perché viene offeso e umiliato il loro Dio. Ovviamente ognuno rimane libero di credere quel che vuole o quel che più gli fa comodo, ma è bene che tenga conto dell'avvertimento di N.S. Iddio Gesù: "Chi m'avrà rinnegato davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio, che è nei cieli" (Mt 11, 33). |
A causa della presenza del giovane contestatore lo spettacolo è iniziato con circa 20 minuti di ritardo. |
E non è cosa da poco. A tanto è riuscito un ragazzo del Sud, un vero Cattolico, ragazzo preparato e intelligente che non cede alle lusinghe di qualche interessata sirena ("Bisogna rispettare gli altri"), e acutamente osserva: : ‘’Non occorre provare le droghe -ha detto al megafono- per poter dire che fanno male’’
Non dissimile è il racconto che dell'episodio fa Bologna Today (vedi http://www.bolognatoday.it/cronaca/testoni-castellucci-volto-figlio-dio-contestazioni-incatenato.html) ed è la versione che preferiamo, almeno per le evidenziature che presenta. |
Si incatena davanti al Testoni: "Gesù oltraggiato a Casalecchio" Ieri contestatore, armato di megafono e striscioni, in azione fuori il teatro in cui si è svolto lo spettacolo [...], bollato come "blasfemo": "Siamo moralmente offesi da questo spettacolo" |
L'autore presenta bene il nostro coraggioso giovane, lo spettacolo ("blasfemo") e lo stato d'animo dei veri cattolici ("moralmente offesi"). |
[...] La pièce teatrale è stata accolta a Casalecchio di Reno dalle rimostranze di un 26enne, partito dal Salento, appositamente per urlare il suo sdegno. |
Anche qui due imprecisioni: la prima è che il giovane non viene dal Salento, ma da Avellino; la seconda che il ragazzo non ha urlato, ma gridato, aiutato dal megafono, è stato composto, serio e dignitoso. |
Il giovane in barba alle gelide temperature della serata, si è incatenato ad un palo della luce brandendo striscioni che parlavano di: "Aborto uguale crimine, pornografia crimine. Blasfemia uguale reato". |
Anche qui si ripete l'errore di cui sopra: "Aborto uguale omicidio", il crimine è chiarito, è esplicitato. |
Poi, megafono alla mano [...] ha iniziato il suo 'sermone': "Sono qui per testimoniare le tante persone moralmente offese da questo spettacolo. Gesù, adorato con timore dai cattolici e oltraggiato a Casalecchio" ha detto ai giornalisti prima di iniziare la sua amplificata invettiva fatta di preghiere, slogan, |
Oh quanto ne vorremmo sentire di simili "sermoni", dai preti soprattutto (ha ragione Celentano!), ma se i preti non ce li fanno ben vengano quelli dei ragazzi come Francesco o quelli di Celentano!... Ci piace che il giornalista abbia notato che l'amplificata "invettiva" del ragazzo è fatta di preghiere (sì, perché noi cattolici siamo abituati a farci la Croce e a pregare prima di qualunque nostra azione, come prima facevano i nostri padri che iniziavano financo gli atti notarili scrivendo "Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo"...), di slogan (bellissimo quello riportato: "aborto e blasfemia questa è la vostra democrazia": chi potrebbe dire che non è vero?) |
prese di posizione (anche contro tutti i cristiani che "dormono mentre l'Italia diventa un paese laicista. Devono svegliarsi"), e canti d'epoca dei cattolici francesi che protestavano contro la rivoluzione del 1789. |
Fa bene il nostro giovane: dormire, mentre l'Italia diventa un paese laicista, è peccato, ed ammonire i peccatori (come fa Francesco) è un'opera di misericordia spirituale, infischiarsene sarebbe peccato di omissione. I canti della Vandea poi ci stanno bene: rallegrano e animano lo spirito: I Cattolici non sono musoni, pregano, predicano, ma cantano... |
Il tutto inframezzato dai commenti ironici degli spettatori in attesa che invitavano a "chiamare un'ambulanza" o "non dirci il finale" |
Quanto sono spiritosi questi spettatori! Invece di riflettere, sfottono... peggio per loro. Oltretutto dovrebbero farsi schifo da soli, al pensiero di essere tanto guasti dentro da pagare per vedere uno spettacolo tanto basso, tanto sconcio, tanto misero... uno spettacolo di m... Tremino i castellucci di turno: Dio, quando vorrà, Lui che è il Deus sabaoth, il Dio degli eserciti, saprà suscitare tanti ragazzi del genere e tanti veri combattenti che faranno piazza pulita dei nemici di Dio. A questo punto la sirena di cui sopra, prima ha difeso |
[...] il suo diritto a protestare e poi ha tentato di riportarlo alla ragione: invitandolo a rimettersi la giacca e a prendersi un té caldo. |
Da ciò rileviamo che il ragazzo è addirittura senza giacca e il freddo è tanto (occorrerebbe un té caldo) |
[...] le chiavi delle catene perse nella neve (con alcuni passanti che avevano iniziato un dibattito con lui intenti ad aiutarlo) [...]. |
Quindi qualcosa si muoveva... oh se quei passanti avessero riflettuto un tantino di più!... Ma noi ce la prendiamo soprattutto con quei cattolici che avrebbero dovuto agire e non hanno agito, con quei preti che avrebbero dovuto predicare e non hanno predicato, con quei Vescovi e Cardinali che avrebbero dovuto guidare e non hanno guidato, con quei giornali e giornalisti che avrebbero dovuto parlare e scrivere e non hanno parlato e scritto, con quelli (soprattutto) che hanno strizzato l'occhio a quell'artista della m... dicendo di vedere nella sua opera di m... qualcosa di buono che non c'è e non può esserci, perché, da che mondo è mondo, il male resta male e non può esser detto bene. REGNAT A LIGNO DEUS. |